mercoledì 16 agosto 2017

Troppo intelligente per la scuola

Qual è lo studente che può essere definito "troppo intelligente per la scuola"? Indubbiamente si tratta di chi  si annoia profondamente e di cui quotidianamente è sempre più difficile riuscire a tenere viva l'attenzione. Arriva alle conclusioni sempre prima degli altri, saltando passaggi che certi esercizi comunque richiedono e che invece a lui non interessano e a cui non ha alcuna intenzione di prestare attenzione. 
A chi insegna può capitare di trovarsi a confrontare con studenti così, studenti a cui un vecchio modo di fare scuola tarpa le ali su cui la loro intelligenza vola. Del resto, quanti genitori si sono spesso sentiti dire dai docenti che il figlio "è capace ma non si applica"? L'istituzione scolastica, a partire dalla rivoluzione industriale, è da sempre stata pensata come luogo di trasmissione del sapere funzionale ad un sistema di conoscenze proprio della classe dominante. In una tale ottica, non c'è spazio per la creatività individuale e lo studente riconosciuto come migliore sarà necessariamente colui che meglio si adatterà a un sistema di conoscenze prestabilito. Altro che sviluppo delle capacità critiche: l'unico senso critico riconosciuto sarà quello già incondizionatamente accettato. Può succedere così che lo studente troppo intelligente che rifiuta di adattarsi a un sistema di pensiero, si ritrovi bocciato a scuola. Ma questo non significa che sarà bocciato nella vita. In fondo, non è un pezzo di carta a certificare quello che ciascuno di noi realmente sa fare o sa essere. 

2 commenti:

  1. Scuola sempre più piegata ad interessi di una "classe dominante"? "Classe dominante" che da noi non esiste o non è in grado di essere stimolante, dinamica e propositiva perchè ... svanita.
    Poveri insegnanti !

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    1. La scuola, in fondo, è da sempre un'istituzione al servizio della classe dominante. Tuttavia è anche vero che la competenza e la professionalità dei singoli docenti possono fare la differenza, per quanto ciascun insegnante senta la forte contraddizione esistente nel sistema scolastico in quanto tale: da una parte si invita a favorire lo sviluppo del libero pensiero e delle individualità dei discenti, dall'altro si invita a conformarsi alle linee programmatiche di un pensiero determinato dal sistema di riferimento. Eppure, nonostante le sue contraddizioni, o forse a causa delle sue contraddizioni, il mestiere dell'insegnante resta comunque affascinante.

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