lunedì 28 marzo 2016

Donne e gonne

"Con lo scoppio della prima guerra mondiale, che ebbe tra le sue conseguenze la presenza sempre maggiore delle donne nel mondo del lavoro, gli abiti arrivarono al polpaccio, le linee divennero meno sinuose e più geometriche, appena addolcite dalla cosiddetta <<crinolina di guerra>>, una sottogonna di tulle.
Si può dire che il progressivo accorciarsi delle gonne coincise con altrettante tappe dell'emancipazione femminile.
La moda non è, insomma, qualcosa di frivolo o superficiale. La moda rispecchia e testimonia un'epoca, una società, una cultura. Le necessità economiche e le sovrimposizioni morali; la condizione dell'essere umano nel corso del tempo.
O, con le parole di Roland Barthes nel suo <<Il sistema della moda>>: <<Ogni nuova moda è rifiuto di ereditare, è sovvertimento contro l'oppressione della vecchia moda; la moda si vive come un diritto, il diritto naturale del presente sul passato>>." ( Maria Letizia Putti e Roberta Ricca: "La signora dei Baci Luisa Spagnoli", Graphofeel Edizioni, Roma, 2016, pagina 97)  

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