Lentamente muore chi diventa schiavo
dell’abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una
passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i” piuttosto che un
insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle
che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge
il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella
vita di fuggire ai
consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia
in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge
l’amor proprio, chi non si lascia
aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un
progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non
conosce, chi non
risponde quando gli chiedono qualcosa che
conosce.
Evitiamo la morte a
piccole dosi,
ricordando sempre che essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto
di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al
raggiungimento di una
splendida felicità.
" [...] Lentamente muore chi non
capovolge il tavolo [...]"
Ricordo che qualche anno fa alcuni dei miei
alunni erano rimasti particolarmente colpiti da questo verso tratto da
"Lentamente muore". Avevamo imbastito in proposito una lunga
discussione.
L'intera poesia era piaciuta molto. Una
poesia attribuita, sul loro manuale scolastico, a Pablo Neruda.
Quando, successivamente, ho comunicato agli
studenti che il testo della poesia non è stato scritto da Pablo Neruda
ma da Martha Medeiros, " E' comunque bella!" hanno commentato
alcuni mentre altri hanno sottolineato che:
a) anche i libri di testo possono contenere
degli errori;
b) tutte le conoscenze possono essere messe
in discussione;
c) "Lentamente muore [...] chi
preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" / piuttosto che un
insieme di emozioni [...]".
In queste situazioni gli studenti sono
straordinari...