venerdì 15 aprile 2016

Il fascino del monitoraggio (ovvero: della valutazione del sistema scolastico)

Da sempre mi occupo di valutazione e autovalutazione nella scuola, pertanto non mi hanno turbato affatto le indicazioni della legge 107/2015 che introduce (finalmente, direi!) un processo di valutazione e autovalutazione del sistema scolastico.
Qualunque azione, comprese quelle educative, necessitano, a mio avviso, di una analisi e di una riflessione che ne valutino i risultati, al fine di migliorare continuamente l'azione stessa.
Di fronte alle perplessità di un certo numero di colleghi, non ho alcuna remora a mettermi in gioco personalmente: già da un po' di anni mi fa piacere che colleghi e dirigenti assistano alle lezioni che svolgo nelle classi e le loro considerazioni, così come quelle che chiedo solitamente agli studenti alla fine dell'anno scolastico, diventano per me occasione di revisione o potenziamento di alcune pratiche didattiche più o meno efficaci.
Proprio in questi giorni, nell'area riservata del sito della scuola in cui insegno attualmente, è possibile per i colleghi partecipare alla compilazione di un questionario finalizzato al monitoraggio dell'efficacia di un progetto da me realizzato. Le risposte finora ricevute mi consentono già di ripensare alla revisione o al potenziamento di alcuni aspetti del progetto stesso.
Trovo che ciò non possa che essere un vantaggio per me stessa e, soprattutto, per l'efficacia delle azioni finalizzate a rendere la scuola, la nostra scuola, sempre migliore.
Io ci credo, fermamente. Se non fosse così, non riuscirei a svolgere serenamente il mestiere d'insegnante.

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