sabato 2 aprile 2016

Il principe dorme qui

Era scritto proprio così su una mattonella decorativa di ceramica esposta nella vetrina di un negozio di souvenir di una località umbra: "Il principe dorme qui". Il tutto arricchito dall'immagine di un bambino immerso nel sonno. Destinata, presumo, la mattonella in questione, ad essere appesa all'esterno della porta della camera del "principe".
Povero principe, adorato, coccolato, ossequiato come una divinità, ancora prima di emettere il suo primo vagito. E, crescendo, ancora più coccolato e accusato, lui che mai ha imposto ad altri di essere in tal modo trattato, di tirannia. 
"In casa ormai comanda lui." affermano, quasi con orgoglio, quella madre, quel padre, quei nonni che al solo pensiero di doverlo accogliere nella loro casa, si sono resi schiavi del pargolo altrimenti detto "principe".
Così crescendo, il pargolo si è convinto che tutto gli sia dovuto. E, abituato ad avere tutto, egocentrico già di natura, non ha fatto altro che soddisfare il suo egocentrismo ritenendo che il mondo fosse ai suoi piedi. In fondo, gli adulti, con il loro comportamento, non hanno fatto altro che confermargli che sì, tutto gli era davvero dovuto.
A che serve dunque, cari genitori, lamentarsi ora che il frugoletto non è più tale ma è rimasto un vero tiranno? Chi gli ha insegnato che era un principe?

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