“Un po’ di coraggio e
tanta passione” : sono questi i due ingredienti richiesti per iniziare un
programma di Didattica delle emozioni®, il format promosso da Ulisse Mariani e
Rosanna Schiralli per sviluppare l’intelligenza emotiva e favorire il benessere
a scuola.
Affrontare e gestire le
proprie emozioni, da parte soprattutto delle
giovani generazioni che si ritrovano a vivere il vuoto della mancanza di
desiderio, soffocate da una quantità di beni materiali e di relazioni virtuali
che non possono appagare i più autentici bisogni di vicinanza, intimità,
conferma, riconoscimento e sicurezza dell’essere umano, appare, in un’epoca
come l’attuale, una vera e propria necessità al fine di affrontare e/o
prevenire situazioni di scarsa attenzione e motivazione, apatia, aggressività
che sempre più manifestano il malessere e il disagio degli alunni.
La Didattica delle
emozioni® consiste nell’introdurre nella consueta azione didattica una serie di
procedure, tecniche e strategie atte a sviluppare negli alunni, fin dalla
scuola dell’infanzia, la capacità di individuare, gestire e modulare nel modo
più opportuno le proprie emozioni.
L’applicazione del format
non costituisce un aggravio di impegno per il docente né interferisce con la
normale attività didattica; favorisce invece, come sperimentazioni e
misurazioni successive su campioni di alunni molto vasti hanno dimostrato, lo
sviluppo delle competenze emotive degli alunni, tanto più significative quanto
minore è l’età degli alunni stessi.
Rilevante risulta il
coinvolgimento del Dirigente Scolastico, dei docenti dell’Istituto e dei
genitori con cui va condivisa la validità del format, al fine di una diffusione
dello stesso.
L’applicazione delle
tecniche proposte dal format ha trovato sempre, laddove sperimentato, una buona accoglienza tra gli alunni che
hanno avuto l’opportunità di esprimere sé stessi e il proprio mondo interiore, sentendosi
ascoltati e protagonisti. Proprio per questo è importante che una volta
intrapreso, il percorso venga portato avanti almeno fino alla fine dell’anno
scolastico per evitare di deludere le aspettative degli alunni stessi.
Nessun commento:
Posta un commento