sabato 27 febbraio 2016

Beata ignoranza

"Mai più bocciati - Come essere promossi senza studiare mai" di Arnoldo Mosca e Guglielmo Pezzino, pubblicato da Sperling & Kupfer nel 1992 fu uno dei segnali che proprio allora, agli inizi degli anni '90, cominciava a diffondersi ed a essere propagandata l'idea che la cultura non servisse proprio a nulla e che fosse molto più vantaggioso per tutti bearsi della propria ignoranza.
Avanzarono, grazie anche alle frequenti presenze nelle TV, commerciali e non, presunti e/o sedicenti intellettuali che pontificavano su tutto, anche, e a volte soprattutto, su quello che non conoscevano.
Il mestiere dell'insegnante apparve ai più assolutamente ridicolo e ridicolizzati erano sia i docenti sia gli intellettuali, quelli veri. Enzo Biagi, Giorgio Bocca, Umberto Eco, Nanni Moretti venivano continuamente scherniti in trasmissioni televisive di bassa lega.
Avanzava l'ignoranza, di cui i più si facevano vanto, e cominciarono a imperversare stili e modelli di vita volgari e meschini, che avevano un unico vero obiettivo: quello di una vita senza sacrifici, piena di soldi facili che permettevano anche, grazie a diplomifici e università per tutti, l'acquisizione di un pezzo di carta che, svuotato di ogni contenuto e di ogni merito, equivaleva sempre più a carta igienica.
E' andata così, per una ventina d'anni.
Come meravigliarsi, allora, se spesso, attualmente, ci si trova di fronte a incompetenti saccenti e presuntuosi che spesso non sono in grado di svolgere il lavoro che fanno?

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