"Forse
passerà [...] una mattina, a salutare. Solo a salutare, niente di importante.
Non servirebbe a niente comunque, perché lei lo sa benissimo, lo sa bene quanto
lui che è l'amore, imperfetto e disordinato, a tenerli separati, proprio mentre
in qualche modo li unisce [...]."
La citazione,
tratta dal romanzo "Gente senza storia" di Judith Guest (Traduzione
di Masolino d'Amico, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1977, pg. 277), si
riferisce alle difficoltà relazionali tra una madre e un figlio coinvolti
in una tragedia familiare, ovvero la morte del figlio primogenito, amatissimo
dalla madre e modello di riferimento per il fratello. Evidenzia la necessità,
in alcuni casi, di rimanere lontani, anche se ci si vuole bene, perché restando
vicini si soffrirebbe troppo.
E' una situazione
che può riguardare non solo le relazioni tra madri e figli, ma tutte le
tipologie di relazione, comprese quelle amicali.
L'amore verso gli
altri non è sempre lineare, chiaro, perfetto.
A volte è
complicato, doloroso, difficile. Al punto da richiedere una separazione, per
evitare di continuare a farsi del male.
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